per una Campobasso più verde, e a misura d'uomo

per una Campobasso più verde, e a misura d'uomo.



"Le montagne intorno fino all'eccelsa Majella ordinavansi in file; e le loro cime, toccantisi in apparenza
e per dubbie liste distinte appena, la immensità de' bacini accennavano del Biferno del Trigno e del Sangro, ne' quali tante altre minori valli convengono. Numerose borgate, quale in iscorcio e quale in prospetto, ad animar questa scena, coronavano Campobasso, se non che tolti dalla neve gli oscuri così dei boschi come de' tetti..."



"La Pace" - Michelangelo Ziccardi, sec. XIX

giovedì 26 maggio 2011

Mese di maggio: Tre Chiese

Nel mese di maggio i campobassani, molto devoti alla Madonna dei Monti, si recano in pellegrinaggio alla Chiesa che sorge di fronte al castello Monforte. In questa occasione, torna volentieri in mente la poesia "Tre Chiese", di Nina Guerrizio:

"Tre chiese ce teneme dent' a lu core. Santa Maria, le Munte e Sant'Antuone.
Pe' chesse, pure se la capa è ghianca, e jame attuorne che la faccia stanza,
appellecchita 'e vita e de dulore, cierte juorne returname che lu core
annanze a lu Criste de Santa Maria, a Sant'Antuone a verè lu foche,
a piglià l'uoglie de Santa Lucia.
E quanne a magge sona matutine, resaglime a le Munte chiane chiane,
chiagnenne le vinte anne 'e Giuannina".

Il percorso pedonale dimenticato

Alcuni anni fa il Comune di Campobasso ha realizzato un percorso pedonale nei pressi dell'Università, tra il quartiere S.Giovanni e Vazzieri, nel cosiddetto fosso del torrente Scarafone. L'intenzione era quella di consentire agli studenti di raggiungere il Terminal degli Autobus attraverso un percorso più breve. Tuttavia, la scarsità dei fondi ha consentito di realizzare solamente una parte del percorso, rinviando quella relativa al collegamento con il Terminal. Oggi il percorso, benchè dotato di attrezzature ginniche, di panchine e di illuminazione, appare abbandonato a se stesso. Erbacce ai lati del sentiero, rifiuti qua e là, ed è nel complesso poco frequentato. Occorrerebbe innanzitutto ripulirlo e provvedere ad una manutenzione periodica, e poi diffonderne la conoscenza tra i cittadini.

giovedì 19 maggio 2011

Villa De Capoa: il simbolo dell'abbandono

La Villa De Capoa è nel cuore di tutti i campobassani, di quelli che da ragazzi hanno trascorso i loro pomeriggi ludici, sino alle coppiette che lì si scambiavano le prime effusioni. Eppure giace in uno stato di abbandono riprovevole. Già la limitazione dell'orario di ingresso (chiuso nelle ore di pranzo) disincentiva la frequentazione, ma quello che lascia più attoniti è la scarsa manutenzione del verde e delle strutture di arredo. Eppure, l'intero complesso trasuda storia e meriterebbe ben altro trattamento da parte del Comune. Di sicuro, la Contessa Marianna De Capoa, se potesse, si rimangerebbe quell'atto di donazione fatto un secolo addietro...Ma la colpa è anche di noi cittadini campobassani, che sembriamo aver dimenticato quest'angolo di paradiso nel cuore della città.


L'area pedonale di Piazza Pepe

Nell'autunno del 2010 la nuova amministrazione comunale di Campobasso ha deciso che l'unica area pedonale esistente in città era inutile: meglio creare un parcheggio, al fine (dicevano loro), di far rinascere le attività commerciali, aggiungendo che comunque gli scarsi controlli da parte della Polizia Municipale (!) ne avevano reso praticamente libero l'accesso.














Le associazioni ambientaliste WWF Molise, Malatesta, Legambiente, Fare Verde e l'Associazione Centro Storico si sono mobilitate per difendere l'area e, dopo una manifestazione di protesta in Piazza, la Giunta ha sospeso il progetto. In seguito, il Sindaco si è giustificato dicendo che la Piazza sarebbe stata aperta solamente se i commercianti si fossero fatti carico dell'arredamento urbano, per una spesa di circa 40,000 euro. La Giunta comunale ha deliberato in proposito, ma la categoria dei commercianti si è ben guardata dall'accogliere la proposta del Sindaco.



















Oggi la Piazza appare abbastanza sgombra, anche grazie alle numerose segnalazioni che gli ambientalisti effettuano periodicamente alla Polizia Municipale. Certo, resta pur sempre disadorna, ma questo è un problema che l'amministrazione è chiamata a risolvere (non sono stati eletti per questo?





mercoledì 18 maggio 2011

I Cipressi dell'Arizona: i nuovi "untori"...



Nei giorni scorsi abbiamo assistito sgomenti al taglio di una ventina di maestosi Cipressi in via Puglia, a Campobasso.
Motivazione ufficiale, enunciata per bocca di un agronomo: sono dannosi per la salute perché emettono i pollini (ma guarda un po’…). E poi tutta una serie di pericolose controindicazioni (il legno di questi alberi non è utile a nulla…, le radici creano problemi…i rami si spezzano con il carico della neve…).
Dunque sono occorsi duemila anni perché gli studiosi dell’ambiente si accorgessero di questo silente attentato alla salute pubblica: peggio della centrale Turbogas di Termoli, peggio di Chernobyl e Fukushima!
Ci chiediamo, allora, che cosa si aspetta ad avviare una campagna per l’abbattimento di tutte le diverse specie di Cipressi presenti in città, e cosa si aspetta, altresì, ad ordinare l’eliminazione dei pioppi e l’estirpazione della graminacee. E cosa si aspetta a dichiarare guerra alle polveri: anche quelle provocano fastidiose allergie!
Eppure a noi risulta che le funzioni (tutte utili !) che svolgono gli alberi siano ben diverse...

Adesso un intero condominio è stato privato di una barriera verde che proteggeva dai rumori e dalle polveri, e che in estate offriva una gradita zona d’ombra.
Ai bambini delle Scuole cittadine, che di tanto in tanto vengono coinvolti dalle loro insegnanti nei progetti di educazione ambientale, chiediamo invece perdono per l’ipocrisia di noi adulti.



Il Parco S.Giovanni: un modello positivo



Un modello positivo di gestione del verde: il Parco S.Giovanni. Nato nel 2001 grazie all'Associazione di Quartiere che ne sollecitò la realizzazione, è gestito dalla cooperativa sociale "l'Erba del Vicino".

Su un ettaro circa di terreno, si dipanano piste per il passeggio, attrezzature ludiche, un chiosco, una palestra ed un teatro all'aperto.

Costituisce anche l'unica area pubblica cittadina munita di videosorveglianza.

Ospita ogni estate il Festival del Teatro Popolare, oltre a svariate manifestazioni promosse dall'Associazione di Quartiere.



il Boschetto di Vazzieri




Nell'ottobre del 2007 una splendida area verde nel quartiere Vazzieri ha rischiato la cementificazione.

La Parrocchia, infatti, che lo aveva ottenuto in donazione, aveva avviato un progetto per la cessione ad una impresa edile, per la costruzione di villette.

La mobilitazione popolare, tuttavia, ha portato al blocco del progetto, allorquando è emerso che una parte del terreno in questione risultava espropriata dal Comune, molti anni addietro. L'impegno di numerosi cittadini ha consentito la conservazione di un'area che ospita sequoie e conifere di notevoli dimensioni, e che costituisce un'oasi di verde in quartiere, Vazzieri, sin troppo cementificato.





martedì 17 maggio 2011

De Profundis per la Sequoia

A Piazza Battisti ha dominato per un secolo una maestosa Sequoia. Purtroppo, la scarsa cura da parte dell'Amministrazione Comunale, unitamente ad un presunto inquinamento causato da perdite fognarie, ha portato al progressivo deperimento. Si è tentata anche una cura, ma è stato inutile. Oggi appare capitozzata: davvero una mesta immagine...

la Sequoia nel 2008




















...e nel 2009

lunedì 16 maggio 2011

Il mio sogno verde

Ho un piccolo sogno: rendere Campobasso più verde, più ricca di spazi vivibili.
Poi ne ho un altro: avviare un progetto per far sì che Monte Vairano diventi il Parco della nostra città.
Ma ce n'è anche un terzo: avviare una lista ecologista per le prossime elezioni ammnistrative comunali.
Pecco infine di superbia: mi piacerebbe diventare consigliere comunale.

Affido a questo Blog le mie aspettative.